La trombosi venosa superficiale, conosciuta anche come tromboflebite, è una patologia caratterizzata dalla formazione di un coagulo di sangue (trombo) all’interno di una vena superficiale.
Viene spesso considerata una condizione benigna, ma in alcuni casi può evolvere verso la trombosi venosa profonda e, se non trattata, causare complicazioni come l’embolia polmonare.
Differenza tra trombosi venosa superficiale e profonda: la prima colpisce le vene più vicine alla superficie cutanea, mentre la seconda interessa le vene profonde, con un rischio maggiore di embolia polmonare.
Dove si manifesta la tromboflebite?
La trombosi venosa superficiale colpisce principalmente gli arti inferiori, in particolare le vene delle gambe con varici venose.
In casi meno frequenti può interessare gli arti superiori, soprattutto per l’utilizzo di dispositivi medici, o presentarsi in sedi rare come il torace (flebite di Mondor) e l’addome
Molti pazienti la descrivono come un un fastidio o dolore localizzato in una zona dell’arto inferiore che si accentua al tatto o anche solo allo sfioramento con gli indumenti , oltre ad avvertire un’area dura e/o arrossata e calda
Fattori di rischio della trombosi venosa superficiale
Il rischio maggiore si registra nei pazienti con vene varicose, coinvolte in circa l’80% dei casi. Altri fattori predisponenti includono:
- interventi chirurgici e post-operatorio (1-3 mesi),
- immobilità prolungata,
- traumi,
- gravidanza e puerperio,
- terapia ormonale,
- obesità,
- trombofilia,
- età avanzata,
- presenza di tumori attivi.
Sintomi della tromboflebite
I principali sintomi della trombosi venosa superficiale comprendono:
- comparsa di un cordone rosso, duro e dolente lungo la vena interessata,
- pelle calda al tatto,
- dolore localizzato che peggiora alla palpazione o alla deambulazione.
Molti pazienti si accorgono del problema proprio toccando un “cordone” duro e dolente lungo la gamba.

Come si fa la diagnosi?
La diagnosi richiede una visita angiologica per valutare i segni clinici. Tuttavia, la sola osservazione può sottostimare l’estensione della trombosi. Per questo è fondamentale eseguire un EcocolorDoppler venoso, utile per verificare:
- la reale estensione della trombosi,
- il possibile coinvolgimento del circolo venoso profondo.
Terapia e cure per la trombosi venosa superficiale
Il trattamento della tromboflebite ha due obiettivi principali:
- Alleviare i sintomi (dolore, gonfiore, infiammazione).
- Prevenire le complicanze, soprattutto la trombosi venosa profonda e l’embolia polmonare.
Le cure più comuni comprendono:
- farmaci anticoagulanti (secondo prescrizione medica),
- farmaci antinfiammatori per ridurre dolore e infiammazione,
- bendaggio fisso all’ossido di zinco,
- calze elastiche a compressione graduata,
- monitoraggio ecografico periodico.
L’eventuale trattamento chirurgico delle varici avviene dopo mesi dall’evento acuto di trombosi.
Conclusioni
La trombosi venosa superficiale è spesso considerata una patologia lieve, ma non va mai sottovalutata.
Una diagnosi precoce e un trattamento adeguato riducono il rischio di complicanze gravi come la trombosi venosa profonda e l’embolia polmonare.
Se noti sintomi sospetti o hai fattori di rischio (vene varicose, immobilità, gravidanza, obesità), rivolgiti tempestivamente a un angiologo per una valutazione completa e una cura personalizzata.
Domande frequenti sulla trombosi venosa superficiale (FAQ)
1. Che cos’è la trombosi venosa superficiale?
La trombosi venosa superficiale, detta anche tromboflebite, è la formazione di un coagulo di sangue in una vena superficiale, solitamente delle gambe. Si manifesta con dolore, arrossamento e indurimento lungo il decorso della vena.
2. Quali sono i sintomi della tromboflebite?
I sintomi più comuni includono un cordone rosso e duro lungo la vena, dolore localizzato, pelle calda e gonfiore. A volte può sembrare un “nodo” doloroso nella gamba.
3. La trombosi venosa superficiale è pericolosa?
In molti casi è una patologia benigna, ma può complicarsi estendendosi al sistema venoso profondo e, raramente, provocare embolia polmonare. Per questo non va sottovalutata.
4. Qual è la differenza tra trombosi venosa superficiale e profonda?
La trombosi superficiale colpisce vene vicine alla pelle, mentre quella profonda interessa vene interne più grandi ed è molto più rischiosa per la salute.
5. Come si cura la trombosi venosa superficiale?
Il trattamento può prevedere farmaci anticoagulanti, antinfiammatori, calze elastiche a compressione graduata e monitoraggio ecografico. Solo lo specialista può stabilire la terapia più adatta.
6. Quando rivolgersi al medico?
È importante consultare un angiologo se compaiono sintomi sospetti o se si hanno fattori di rischio come vene varicose, gravidanza, obesità o immobilità prolungata.
Se hai notato sintomi compatibili con trombosi venosa superficiale, prenota una visita angiologica: una diagnosi precoce è fondamentale per prevenire complicanze come la trombosi venosa profonda e l’embolia polmonare.